142 Go Go bambini

Non sono riuscita a capire perchè, ma questo strano mix linguistico è il nome che hanno dato ad un centro di intrattenimento per bambini. Una stanza dove era installata una enorme struttura a due piani dotata di scivoli elicoidali, piscine piene di palline dove tuffarsi, muri attrezzati per la rampicata, tunnel che si intersecavano in una rete fittissima.   Tutto al buoi ed illuminato solo da luci psichedeliche. A fianco potevi farti servire al bar una buona merenda a base di patatine fritte, pop corn dolci grassissimi o caramelle.  Quando , una bellissima giornata di sole, sono entrata in quell’angusto e scuro spazio, condiviso da un numero di utenti sicuramente esagerato rispetto a quello consentito, l’unica cosa che mi ha disturbato era che io “dovevo rimanere li” a controllare i miei pargoletti. Tutti i miei piani erano andati in fumo e mi rassegnai a sedermi al bar, desiderando fortemente le patatine fritte ma ordinando mio malgrado una centrifuga per coerenza educativa. Dopo un’oretta, un po’ piu rilassata, do un’occhiata ai miei figli che erano in uno stato di sovraeccitazione patologica, sudatissimi, strusciarsi in modo insano tra una folla di bambini altrettanto sudati e dotati di chissa quali virus e batteri. Mi guardo intorno e la parete era tappezzata di figure con bambini pieni di piaghe o pustole diverse con didascalie del tipo “se tuo figlio ha questo, per favore portalo a casa”. Ad ogni angolo c’erano dispenser di gel disinfettante che avevo ignorato fino a quel momento, e comunicazioni che sollevavano la direzione in caso di eventuali contagi. Torno in me e ritiro immediatamente i bambini da quell’ambiente pestilenziale dove non credo che torneremo tanto presto anche se ormai siamo addiritura diventati membri.

Era inpossibile prendere foto del posto ma il link è:

go go bambini

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