114 Bali: Le offerte

Bali è disseminata dalle cosiddette offerte agli dei. Se ne trovano ovunque, in ogni angolo della strada, di fronte alla camera d’albergo, sui muretti.  Sono dei piccoli cestini contenenti  qualcosa da mangiare , a volte una monetina, un fiore , un biglietto e tanto altro, ma soprattutto sono preparate con una cura estrema; anche se spesso finiscono sotto i piedi incuranti di qualche grosso turista con le birkenstock.

Questa era sul cruscotto di una macchina.

113 Bali: Le spiagge ed Uluwatu

Il clima è stupendo: abbastanza secco e ventilato, non troppo caldo e piu’ fresco la sera. La spiaggia è lunghissima e ampia e i bambini giocano tranquilli con il secchiello e le palette e si immergono rapidamente in acqua per bagni veloci.  Non li riconosciamo nemmeno.

Non esisteva piu’ il problema che andassero regolarmente a schizzare la signora piu socievole della spiaggia, dalle indubbie origini liguri che non si risparmiava di insegnarmi come dovrebbero essere educati i bambini. E la gimcana per raggiungere la battigia senza mettere i piedi sugli asciugamani delle coppiette scostanti?  Uno degli esercizi ginnici piu’ difficili, degno di un atleta olimpico. Per non parlare della identificazione degli accessori da spiaggia, quest’estate ho visto tartarughe gonfiabili con sopra indicato nome cognome e codice fiscale del proprietario.

Il mare non è una piscina come il mediterraneo , ma gli spazi ampi e liberi rilassano davvero tanto, persino i nostri 3 piccoli pirati.

Nonostante la spiaggia fosse un’esperienza estremamente piacevole, a pochissima distanza si potevano visitare località splendide, come questo tempio arroccato sulla scogliera.

65 Doug Beasley a Genova

A volte il caso fa strani scherzi. Proprio in questi giorni, proprio a Genova è in visita il grande fotografo americano Doug Beasley. L’avevo conosciuto in America quasi 8 anni fa ed è stata la persona che mi ha introdotto alla fotografia e trasmesso questa grande passione; ed ora siamo entrambi proprio a Genova nello stesso momento. Alla galleria Vision Quest in piazza Invrea ha presentato il suo ultimo libro “Earth meets Spirits” ed ha risposto agli incalzanti quesiti dei numerosi fan. Ovviamente anche io ero tra il pubblico, insieme a diverse care amiche. Ancora in pieno jet lag, non ero in grado di formulare alcuna domanda sensata, a malapena riuscivo a stare in piedi, ma le sue parole chiare e coincise, che caratterizzano il suo modo di esprimersi cosi come le sue lezioni, sono riuscite ancora una volta a rimanere impresse nella mia mente seppure cosi provata.

 

63 Friend of Museum

I musei statali di Singapore offrono, ad un prezzo molto contenuto, dei corsi approfonditi riguardo ai soggetti esposti dei diversi musei della città. In cambio pero’ richiede che l’alunno, terminato con successo il corso, sia disposto a tenere delle visite guidate.

 

62 libri libri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una libreria fantastica. Impossibile rendere con un’immagine la grandiosità del posto. Un’intero piano di un centro commerciale enorme dedicato ad una sola unica libreria.

http://www.kinokuniya.com.sg/

ho avuto solo il tempo di cercare libri per bambini, ma avrei potuto passarci una settimana

 

61 microbirreria

Siamo stati a mangiare in un posto piuttosto singolare, il Tawandang:

Un micro birrificio, che produce la propria birra con ricetta propriamente tedesca, che è allo stesso tempo ristorante thailandese.

Ma non solo, se non ti sedevi nel biergarten all’esterno, assolutamente autentico se non fosse per le liane che scendevano dagli alberi e le piante tropicali in giro, potevi assistere all’interno ad un favoloso concerto. La band, originaria di Singapore, suonava pezzi disco anni settanta come “YMCA” dei Village people e “I will survive” di Gloria Gaynor, mentre dietro di loro un megaschermo trasmetteva i video originali. Ma non solo, dopo una lunga introduzione,  i commensali cominciano ad apprestarsi sul palco per fantastiche performance di Karaoke, che facevano rimpiangere gli imitatori dei village people; molto interessanti i sottotitoli per il karaoke in cinese, o forse in thailandese. Ma non è finita qui, nel bel mezzo della serata, spengono le luci e si sente intonare un bel coro di tanti auguri in cinese, che coinvolge forzatamente tutti i presenti. La birra era buona.

Il Time lo ha definito “The world’s best thai-german bar and restaurant”, ma quanta concorrenza ci sarà?

 

60 la bicicletta

Andare per la città in bicicletta, è sempre una sensazione meravigliosa, da un senso di libertà e ricorda l’infanzia, se poi non ci sono salite come a Singapore è anche rilassante; la brezzolina fa percepire meno il caldo e il fatto di non dover essere dipendenti da metro o taxi ci aveva fatto convincere da subito che era il mezzo migliore per circolare.

L’idilio è durato poco pero’. Gli esperti del trasloco avevano montato i pedali al contrario col risultato che dopo poche centinaia di metri a mio marito sono saltati, prima uno poi l’altro.

Dopo diverse peripezie e lunghe ricerche abbiamo raggiunto l’unico negozio che in tutta la citta avrebbe dovuto avere il pezzo di ricambio giusto. In una struttura a dir poco vintage, troviamo quest’officina dall’aria operativa e rassicurante, non una delle solite boutique della bicicletta dove non sanno neanche come gonfiare una gomma.

Ci confermano che avrebbero risolto con facilità il nostro problema in pochi minuti, e due prestanti “capi officina” non proprio giovanissimi, si mettono subito al lavoro.  Dopo aver smontato pedali e trasmissione, si rendono conto che il loro modello ha un cambio di meno rispetto al nostro, ma minimizzano sostenendo che Singapore è quasi tutta piana. Dopo aver rimontato tutto, si rendono conto che il pedale viene bloccato dal telaio e non riesce a girare, allora prendo un martello ed a piu’ riprese cercano di piegare a forza di colpi il pezzo in modo da distanziarlo. Ci consegnano quindi la bici, ma al primo giro di prova ci rendiamo subito conto che produceva rumori sinistri. Smontano allora di nuovo e ricominciano a trafficare. Niente da fare , la catena faceva adesso degli strani salti. Rismontano e ricominciano a trafficare. Ormai non guardavamo nemmeno piu cosa stessero facendo e non abbiamo potuto far altro che accontentarci.  Noi credevamo di poter solo sostituire il pedale.

Sopra i capi officina che assistono al giro di prova.

59 Sports day

Oggi l’asilo ha organizzato lo Sports Day.

La location era in uno stadio grandissimo dalle dimensioni olimpiche regolamentari. Lo speaker, dalla sua postazione, elencava le formazioni e commentava  le gare con grande entusiasmo. Genitori esaltati intonavano coretti dagli spalti. La temperatura era intorno ai 35 °C con un’umidità del 99%. I piccoli partecipanti, ovviamente,  piangevano quasi tutti.
I miei, nei rari momenti in cui stavano calmi, assistevano tranquillamente sdraiati sulla pista alle performance dei loro avversari, senza la minima intenzione di lasciarsi coinvolgere in qualunque attività. Obbiettivamente riconosco che anche io avrei potuto dotarli di scarpe piu’ adatte a performance sportive di questo genere, ma alla fine la medaglia l’hanno ricevuta lo stesso.

 

58 Fish Spa

A Singapore sono molto diffuse le Fish Spa.

Queste speciali centri estetici offrono una esclusiva pedicure, che consiste nell’immergere i piedi in una vasca piena di una specie di pesciolini particolari, il Cyprinion macrostomum, meglio conosciuto come  Doctor Fish, che ha la caratteristica di nutrirsi di strane cose come pelle secca.

Dopo essersi fatti “mangiucchiare” un po si dovrebbe quindi uscire con una pelle levigata come seta.

Ho fatto la foto, senza provare, per dovere di cronaca ma, preferisco sempre e solo il semplice smalto.

56 Italian Women Group

Gli italiani si trovano un po’ in tutto il mondo, ma a Singapore le nostre donne si sono organizzate in un gruppo davvero speciale. L’associazione si chiama IWG (Italian Women Group) e, con l’obbiettivo di facilitare la socializzazione tra connazionali, organizza incontri ed eventi che soddisfano la curiosità di tutti e coprono gli interessi piu’ diversi.

Stamattina sono stata invitata nella splendida casa di una delle associate di lunga data per un caffè, che si è rivelato alla fine un tripudio di dolci sufficiente a sfamare 4 squadre di giocatori di calcio. Pur non essendo un calciatore, ho contribuito con gran zelo a cercare di ridurre l’approvvigionamento;  ma soprattutto mi sono resa conto di quanto in effetti sia importante condividere opinioni e ricevere consigli da qualcuno che, anche se fino ad ora sconosciuto, sai essere in qualche modo simile a te. Con avidità quindi, investivo la povera malcapitata di turno di domande incalzanti riguardo alla scuola cosi’ come il supermercato o il deumidificatore e devo ammettere che avrei bisogno ancora di molte altre sessioni per risolvere tutte le attuali incognite.

Beh, mi sono iscritta, ovviamente, e con grande piacere.

www.iwgsingapore.org/

 

55 shopping 2 la vendetta

Sono tornata, per poco tempo ma sono comunque tornata a fare shopping. MI era rimasto li il fatto di non aver trovato questo accappatoio. Cosi ho ricominciato il giro e mi sono rivolta ad uno degli inservienti in giacca e cravatta, posti nei punti strategici dei centri commerciali e dei sottopassaggi, per chiedergli dove avrei potuto trovare un accappatoio. E lui mi ha risposto! Avrei voluto continuare la conversazione chiedendo anche qualche consiglio sul regalo di natale da fare a mio padre ed a mio suocero, ma mi sono limitata a prendere atto che gli accappatoi a singapore sono relegati al piano -4 o persino piu’ giu’. Da sola non avrei osato cosi’ in basso ed ho comunque deciso di cambiare regalo.

Per giustificare questa mia nuova inaspettata passione cito Andy Wahrol:

“When you think about it, department store are kind of like museum”

 

54 Shopping

Lo shopping è sicuramente l’hobby preferito dei singaporeani.

Puo sembrare strano ma fino ad oggi non mi ero ancora gettata tra la folla di acquirenti assetati di pacchetti che gremiscono la famosa Orchard Road; una via costituita soltanto da centri commerciali che si susseguono senza tregua uno dopo l’altro  e che sono collegati tra loro, in tutte le direzioni dalle famose junction sotterranee. Ogni centro commerciale sia come un’intera Via XX Settembre di Genova, disposta pero in verticale. Oggi avro’ visitato 6 o 7 centri commerciali per cercare un’accappatoio da regalare.

Alla fine della giornata avevo ormai scalato un dislivello pari al monte bianco con la scala mobile e percorso chilometri a pieni. Ero piena zeppa di pacchetti perchè ovunque andassi compravo qualcosa. Un signore in un grande magazzino è riuscito persino a vendermi delle calze di titano che dovrebbero alleviare i dolori reumatici, o almeno cosi sembra visto che nella confezione è scritto tutto in giapponese. Lui ha insistito per vendermi solo le calze, perchè io volevo la tuta tutta intera. Non sono ancora riuscita a trovare l’accappatoio pero’.

 

 

51 taxi

Non ho mai preso tanti taxi come qui a Singapore. Dato che le macchine qui sono soggette ad una tassa elevatissima e costano 3 volte piu’ che in Europa, il taxi, che invece rispetto è abbastanza economico,  puo’ essere considerato una valida e conveniente alternativa.

Anche se spesso piuttosto vecchi, sono pulitissimi ed all’interno non vi trovi una briciola (non proprio come la mia amata golf), nel bagagliaio di ogni taxi puoi notare secchio e straccio già pronti per una lavatina dell’ultimo momento.

Ma la cosa che piu’ sorprende è che accettano ogni tipo e numero di passeggeri. Siamo riusciti ad entrare in un taxi in tre adulti con tre bambini seduti dietro; una bicicletta disposta a fianco del guidatore e due monopattini nel bagagliaio.

Davanti all’ikea ho visto una coppia con un bambino entrare nel taxi con un materasso, sfidando ogni formula geometrica.