tre anni e non sentirli…
Author Archives: marina
47 Ikea
47 Ikea
46 rice cooker
After few days living in Singapore, you realize that you cannot live without a rice cooker, same as a fan and a kettle. Since we are in the new apartment, the hob and the washing machine are already spoiled, so we had to spend the day between home appliance to face these emergencies.
We discussed a lot about the rice cooker, until the sales man of the year convinced us to buy a super accessorized Japanese model, which is supposed to change our diet and improve considerably the quality of our life. By the way, in this situation, I heard that my husband has read an entire book about parboiled rice.
Finally we went back home with fan, rice cooker, phone, kettle but without the hob.
46 rice cooker
Se vivi a Singapore, dopo solo pochi giorni ti rendi conto che non puoi vivere senza il rice cooker, cosi’ come il ventilatore ed il bollitore dell’acqua. Visto che da quando siamo nella nuova casa (3 giorni) si è già rotta la cucina a gas e la lavatrice, oggi abbiamo speso la giornata tra gli elettrodomestici per far fronte a tutte queste nuove esigenze piu o meno urgenti.
Il rice cooker è stato oggetto di lunghe considerazioni ed un ottimo venditore (forse l’unico in tutta Singapore) è riuscito a venderci un modello giapponese super accessoriato, convincendoci che da quel momento la nostra dieta e la qualità della nostra vita sarebbe cambiata molto; per inciso in quest’occasione, ho anche appreso che mio marito ha letto un libro intero sul riso paraboiled.
Siamo quindi tornati a casa dopo aver comprato ventilatore, rice cooker, telefono, bollitore ed altri utensili. Non abbiamo ancora i fuochi della cucina pero’. Questione di priorità.
45 lo stress da trasloco
Gli psicologi sostengono che il trasloco sia una delle piu’ profonde cause di stress.
Ecco 5 situazioni che mi hanno portato ad autovalutarmi sotto stress da trasloco:
1) Dimenticarsi completamente che la famiglia ha bisogno di nutrirsi e bere, e trovarsi senza cibo e bevande al momento del pranzo.
2) Dimenticarsi di andare a prendere i bambini all’asilo.
3) Portare il bambino all’asilo vestito di tutto punto come capitano uncino, il giorno prima della festa mascherata.
4) Addormentarsi seduta sulla sedia con il computer sulle ginocchia.
5) Prendere nello stesso giorno 3 appuntamenti con tre diverse persone, alla stessa ora, per poi decidere di lasciar perdere tutto ed andare con l’asilo alla gita al parco botanico.
44 l’armadio
Finalmente ricollegata ad internet, ma non per questo tutto è andato a posto. La situazione libri è la stessa di due giorni fa e cosi anche molte altre cose. La casa sembra sia esplosa.
Per chi dovesse un giorno traslocare a singapore, potrebbe essere utile sapere che i traslocatori qui non hanno il permesso di utilizzare il trapano o montare mobili. Si limitano a portare in casa le scatole e rovesciarne il contenuto sul pavimento o sui ripiani della cucina.
Per i lavori importanti quindi viene chiamato l’esperto, che viaggia ad una tariffa oraria degna di un avvocato della city. Un signore a piedi nudi con un asciugamano sulla testa legato a turbante, che ha fissato per almeno mezz’ora senza parlare le ante del nostro armadio ikea , per poi dire “Very very difficult, it’s a big problem”.
Frase che avrei potuto dire io, ma non mi definisco “l’esperto” e non porto un turbante sulla testa. Dopo 5 ore non aveva ancora finito, le ante non si riescono ad aprire ed i cassetti scivolano via pericolosamente a colpire gli stinchi ogni volta che provi ad accedervi, ma lui ha deciso di andare a casa e non è piu’ tornato. Ho provato io da sola ma la cosa non è migliorata molto, cosi i nostri effetti rimangono sul pavimento per adesso.
La foto dell’armadio la ometto questa volta, la si puo’ trovare in un qualunque catalogo ikea con didascalie del tipo “come creare i tuoi spazi ed avverare i tuoi sogni” e cose simili.
42 Il trasloco
41 ArtScience Museum
40 il primo invito
39 the keys
39 le chiavi
38 still at home
38 ancora a casa
37 doctor again
37 ancora dottore
36 ancora Andy Warhol
Oggi sono uscita solo per andare dal pediatra visto che la situzione sta tutt’altro che migliorando.
Percio’ mi diletto a ripensare alla bella mostra di ieri e vi propongo questa frase che la riassume in gran parte.
“I guess I’ve been influenced by everybody. But that’s good. That’s pop” (Andy Warhol)
35 Andy Warhol – 15 minutes eternal
Attualmente a Singapore è esposta , nella splendida struttura dell’art science museum, una grande retrospettiva di Andy Warhol “15 minutes eternal”, con l’intento, sembra di far conoscere la pop art ai facoltosi collezionisti asiatici. La mostra, ben fatta ed esauriente, ripercorre la vita dell’artista e la sua carriera dall’infanzia fino alla sua ultima creazione, presentando una vastissima collezione di fotografie e opere diverse.
In questo momento di traslochi non potevo non soffermarmi su un’aspetto che fino ad adesso non conoscevo. Il metodo di Andy Warhol di fare gli scatoloni, definito da lui “Time capsule”. Lasciava aperto sulla scrivania un cartone che riempiva poco a poco con cio’ che per lui significava qualcosa in quel momento, un biglietto del treno piuttosto che uno schizzo od un ritaglio di giornale. Quando la scatola era piena, veniva chiusa ed identificata con data ed una breve descrizione del contenuto; ne ha fatto piu’ di 600. Beh, non è il metodo che ho utilizzato io per il viaggio oltreoceano, ma io stessa ho la mia scatola che chiamo la “macchina del tempo”, dove raccolgo i miei cimeli, probabilmente in modo un po’ piu’ selettivo.
“in the future, everyone will be world-famous for fifteen minutes.”
Per voi sarebbe davvero cosi’ importante essere famosi per 15 minuti?
34 il consolato italiano
Oggi siamo andati al consolato italiano. Appena entrati si respirava subito aria di casa, socializzavamo in coda con gli altri italiani e chiaccherando prendevamo in giro e scherzavamo sulle nostre abitudini su quelle del paese ospitante e forse anche su qualcun’altro. Non posso dire che ci fosse l’organizzazione ed i mezzi che si trovano negli uffici pubblici qui a Singapore, ma un gentilissimo funzionario, che da solo affrontava coraggiosamente una coda di piu di 40 persone, si divideva tra uno sportello e l’altro, chiamando per nome di battesimo chi aveva i documenti pronti con un autentico italian english , e con una flessibilità e buon senso solo italiani.
In coda c’erano tantissimi filippini, in attesa di ottenere il permesso per andare in Italia, non saremo il paese piu’ organizzato ma sicuramente uno dei piu’ aperti.
33 roof terrace
It’s not easy for us to choose a restaurant , even if we spend a lot of time reading guides and internet review. Somebody brought us to Fullerton Bay for an aperitiv. Wonderful view.