206 singapore international photo festival

Questa sera ha inaugurato a Singapore la terza edizione del SIPF Singapore International Photo Festival. Un evento biennale che richiama fotografi da tutto il mondo e non ultima l’Italia. L’allestimento era divertente, diversi container colorati sparsi nel cortile della libreria nazionale, facevano da supporto per le diverse fotografie.

Il festival prevede molte altre iniziative che devo ancora esplorare.

199 wu guanzhong

Chiedo al tassista di portarmi al museo del famoso pittore cinese Wu Guanzhong.
Come al solito non aveva l’aria molto sicura di se e mi scarica nel bel mezzo di una zona industriale tra container e pallet, ero fuori di me.
Beh, stavolta aveva ragione.
In un posto assurdo si trova una delle piu ricche collezioni dell’artista che , superando  guerre, censure e cambiamenti epocali, si è divertito ad usare la pittura ad olio per rappresentare tipici paesaggi cinesi e ha usato in modo tutto suo l’inchiostro a china generalmente dedicato alle piu’ tradizionali scritture.

http://asiasociety.org/new-york/exhibitions/revolutionary-ink-paintings-wu-guanzhong

 

 

189 Sir Raffle

Era il 1819 e Sir Stamford Raffle mise piede, per primo tra i coloni europei, sull’isola di Singapore, per conto della compagnia delle indie orientali.
Meno di 200 anni di storia ,  visto che ovviamente quello che è successo prima degli inglesi non è degno di considerazione, descritti minuziosamente in migliaia di pagine, documentati in un museo completamente dedicato, divulgati in depliant e iscrizioni per la strada; informazioni che raggiungono chiunque più o meno consapevolmente.

Praticamente al momento si più cose su sir Raffle che su Garibaldi.

188 Teddy bear factory

L’ultima novità in fatto di compleanni per bambini, scoperta da una delle attivissime compagne di Federico, è invitare gli amichetti alla fabbrica dei pelush, cosi’ che ognuno puo’ quindi tornare a casa con il suo orsacchiotto fatto su misura.

E io che ero abituata a fare 2 torte e un piatto di biscotti cosa mi invento?

187 misure preventive

purtroppo in questi miei pellegrinaggi, il mio obbiettivo preferito si è rotto (da oggi fino ai prossimi 10 giorni tutte le foto saranno con il grandangolo o con il telefonino).

Disperata sono quindi andata alla canon per farlo aggiustare e all’entrata mi hanno chiesto di indicare i miei dati e mi hanno misurato la temperatura…

36,5

 

186 Fragile Forest

In tutti questi mesi non eravamo ancora andati allo zoo.Armati di gran coraggio ci siamo presentati oggi alle 8,30 davanti alle casse. Siamo rimasti sorpresi da quanto fosse ben organizzato ma soprattutto dalla bellezza della cornice in cui si trova.

Assolutamente particolare la Fragile Forest, un’attrazione che non aveva niente di invitante leggendo la descrizione del depliant: una zona coperta da un telo abitata da farfalle , uccelli, insetti e flora particolare. Sinceramente le giraffe fanno più scena.
Una volta entrati sembrava di essere nel paradiso terrestre, farfalle giganti si posavano su di noi,  in alto volavano uccelli esotici coloratissimi ed i fiori erano spettacolari, tra questi uno persino di 60 cm di diametro.

185 food photography

Tentativo di food photography durante un breve workshop al quale ho partecipato in questi giorni.

Il corso è stato molto interessante e il maestro bravissimo. Finalmente ho potuto calarmi nella realtà locale, in un ambiente scevro da expat e frequentato solo da singaporeani.
La wiener Schnitzel con puré a 35°C  non era ne invitante ne fotogenica. E poi cosa centra il parmigiano e l’origano?

183 il brunch a casa dell’ambasciatore

Oggi la gentilissima moglie dell’ambasciatore ha invitato l’IWG (il gruppo delle donne italiane a Singapore) ad un brunch a casa sua. Ovviamente il pranzo delizioso in questa splendida cornice era eccezionale, ma cio’ che mi ha colpito di piu’ è stata l’atmosfera informale e rilassata in un certo senso un po’ familiare che si è riuscita a creare.

182 i tassisti

A singapore i tassisti non hanno quasi mai idea di dove sia il posto dove dovrebbero portarti, nemmeno se chiedi di essere portato al Museo Nazionale; e quando capiscono di essere un po’ in difficoltà ti mollano sul ciglio della strada appena possono.
Oggi ho avuto la fortuna di essere portata nel posto sbagliato 2 volte. La prima volta dovevo andare dal dentista e mi hanno portato nell’ospedale sbagliato. La seconda volta, dovevo fare una commissione in un posto a me sconosciuto e ho dato numero civico e via al guidatore che mi chiede “nessun altra informazione?”. Percorriamo un lungo tragitto attraverso chiantown e ad un certo punto mi dice “here you are men, at the 23”. Effettivamente era il 23 ma di un’altra via. Io entro tranquillamente cercando un ufficio e mi trovo… beh se avessi subito guardato la vetrina forse avrei capito di non essere al posto giusto.

181 Il corso

Oggi ho iniziato il corso al museo di arte contemporanea.
Queste sono solo le prime dispense. Ovviamente altro materiale verrà aggiunto nel corso del tempo. Ma con chi credono di aver a che fare?  Non ho mica piu’ un cervello io; ho dei bambini!

179 science centre

L’incredibile Science centre di Singapore è una enorme struttura che offre un’infinità di attività piu’ o meno didattiche di carattere scientifico. Tutto è interattivo e sorprendente il tutto con una densità di informazioni incredibile. Si potevano vedere adulti cosi come studenti delle superiori e dell’università concentrati ad analizzare l’una o l’altra proposta.

Noi ci siamo limitati piu’ che altro a divertirci con le illusioni ottiche.

Sotto sono io mentre mi faccio la foto.

178 la buona cucina cinese

Stasera siamo stati invitati in un ristorante molto misterioso. Nessuno sapeva darci indicazione di dove si trovasse questo posto ed i tassisti , e ne abbiamo presi due, ci hanno portati fuori strada nonostante le lunghe discussioni con i colleghi.

In effetti il locale era decisamente esclusivo (sicuramente poco pubblicizzato) e molto elegante, perdonate quindi la mancanza di foto perchè neppure i cellulari erano ammessi.

In questa atmosfera da setta, ci hanno servito un menu di cucina cinese sofisticata ottimo ma anch’esso estremamente misterioso, l’unica preoccupazione era capire cosa si stesse mangiando. Alla fine , insoddisfatta delle sbrigative spiegazioni degli inservienti, mi limitavo a chiedere se era una pianta o un animale che nuota o che cammina.
Solo con l’opzione pianta ero tranquilla al 100%.

 

176 Wet Market

ll wet market è un mercato locale dove si vendono pesce carne e frutta e verdura del posto. E’ una fonte inesauribile di ispirazione per i fotografi. Qui una star della tv indiana presenta e descrive il wet market di Little India alla tv